Giò Pomodoro

(1930 - 2002)
Giò Pomodoro

Biografia

Scultore, nato a Orciano, Pesaro, il 17 novembre 1930. Si dedica a varie attività artistiche, come il fratello; a Firenze fa parte del gruppo Numero; trasferitosi nel 1951 a Milano, si occupa prevalentemente di oreficeria.

Collabora alle riviste Il Gesto L’esperienza moderna, è tra gli organizzatori delle mostre del gruppo Continuità. Nell’ambito delle sue ricerche spaziali-nucleari, crea oggetti spesso policromi, costituiti di diversi materiali in agglomerati contorti e scabri, graffiti e incisi da un groviglio di segni, che abbandona poi per una scelta di strutture monumentali articolate ma calme nelle linee compositive (serie delle Fluidità contrapposte, 1958; Superfici in tensione, 1958; Le folle, 1963; I Radiali, 1964; I Quadrati, 1966; I Contatti, 1968; serie degli Archi e del Sole produttore – comune raccolto, iniziate nel 1972).

Nel monumento commemorativo di Gramsci ad Ales (1976) si evidenzia la ricerca di un rapporto nuovo fra le istanze della spazialità artistica e quelle proprie di una dimensione politica umana, inserita nel contesto cittadino. È suo anche un progetto per il cimitero di Urbino.

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