Descrizione
Il ritratto rappresenta il marchese Giovanni Carlo Molinari, nato da nobile famiglia Lombarda di proprietari terrieri con feudi nel milanese, pavese e varesotto.
Dapprima allievo ecclesiastico a Pavia dell’Almo Collegio Borromeo e poi a Roma nel 1734 della Pontificia Accademia Ecclesiastica, dove raggiunge al rango di Nunzio Apostolico e al titolo di Arcivescovo di Damasco.
Il pastello è databile verso la metà degli anni ’30 del Settecento, ed è accostabile per dimensioni, impianto e soggetto al Ritratto d’uomo della Gemaeldegalerie di Dresda (B. Sani, Rosalba Carriera, Torino 1988, n. 274, p. 312, ill. 240), opera in cui il ritrattato assume una simile posizione a trequarti del busto e ha lo stesso sguardo diretto allo spettatore come nel nostro. Diverso l’attributo nella mano dell’uomo, nel dipinto di Dresda un guanto in pelle bianca, una lettera nel nostro pastello.
La pittrice in questo momento della sua vita è all’apice della sua carriera. Reduce da esperienze internazionali (Parigi e Vienna), è sommersa da commissioni che le piovono da tutta Europa per Ritratti e Figure allegoriche.