Giovanni Battista Cimaroli

(1687 - 1771)

Biografia

Nacque a Salò (Brescia), dove fu battezzato il 12 dic. 1687 (Morassi, 1972, p. 168). Iniziò lo studio della pittura alla scuola del bresciano Antonio Aureggio e di Antonio Calza, ignoto il primo, paesaggista e battaglista abbastanza conosciuto il secondo, del quale divenne cognato. L’alunnato del C. presso il Calza sarebbe avvenuto a Brescia per l’Orlandi, a Bologna, invece, per il Crespi e l’Oretti.

Dopo un soggiorno a Bologna, che l’Oretti dice abbastanza lungo, il C. si trasferì a Venezia, dove fin dal 1722, se non prima, entrò in rapporti con il Canaletto, di dieci anni più giovane ma già affermato, e ne divenne uno dei collaboratori. Con il Canaletto infatti lavorò all’esecuzione di alcuni dipinti allegorici raffiguranti le Tombe di illustri personaggi inglesi, commissionati a un gruppo di artisti veneziani e bolognesi dall’impresario irlandese Owen Mc Swiney per conto del duca di Richmond (Watson, 1953; Constable, 1962; Mazza, 1976).ermine la Tomba di Guglielmo III d’Orange (Inghilterra, coll. del duca di Kent).

A Venezia il C. ebbe modo di affermarsi anche in proprio, lavorando “per commissioni venutegli dall’Inghilterra e da altre città lontane che gradivano i suoi dipinti” (Orlandi, 1751, p. 272), come provano, tra l’altro, i sei Paesaggi eseguiti espressamente dall’artista per conto del console e collezionista inglese Joseph Smith. Tre di questi paesaggi, che riecheggiano in tono minore motivi desunti da Alessandro Magnasco e da Marco Ricci, ancora si conservano nelle Raccolte Reali di BucIdugliarn Palace (Watson, 11953, p. 206). Nel 1729, nel Chiostro della ss. Annunziata a Firenze, venivano esposti due suoi Paesi all’acquarello, proprietà di F. M. Gabburri (F. Borroni Salvadori, Le esposizioni d’arte a Firenze…, in Mitteilungen des KunsthistInstitutes in Florenz., XVIII[1974], p. 76.

Poiché non ci sono pervenute opere firmate dei C., i suoi dipinti, talora per motivi commerciali, talaltra a causa della scarsa conoscenza di questa figura artistica, sono stati attribuiti sovente ad autori diversi e più noti, come G. F. Costa, G. Zais, F. Battaglioli, G. Zocchi e soprattutto F. Zuccarelli, pittore ricercato in Inghilterra al pari dei Canaletto, di cui, in certi casi, il C. cercò volutamente di imitare lo stile. Tuttavia, da una più attenta analisi delle opere sicuramente autografe, come le Tombe e i Paesaggi di Buckingham Palace, è possibile “individuare i caratteri dell’arte del Cimaroli, osservando i tronchi alti, i rami allungati, il fogliame ben delineato con fare meticoloso, le foglioline distaccate e la prospettiva aerea digradante in successioni sempre più trasparenti e leggere” (Morassi, 1972, p. 167).

Fonti

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