Filippo de Pisis

(1896-1956)
Filippo de Pisis

Biografia

Filippo Tibertelli, in arte Filippo De Pisis, nasce a Ferrara nel 1896.

Nella sua città natale incontra, nel 1915 De Chirico e il fratello Alberto Savinio e nel 1917 Carlo Carrà. Colpito del loro modo di concepire la pittura inizia ad avvicinarsi e condividere lo stile metafisico.

Dagli anni Venti gli si aprono nuovi orizzonti pittorici: inizia a rielaborare uno stile del tutto originale, infatti si trasferisce a Parigi e vi rimane interrottamente per quattordici anni, un periodo che si rivela proficuo sotto l’aspetto artistico. Qui conosce Edouard Manet, Camille Corot, Henri Matisse e i Fauves.

Oltre alle nature morte, dipinge paesaggi urbani, nudi maschili e immagini d’ermafroditi. Presentato da De Chirico, nel 1926 organizza la sua prima personale parigina entrando a far parte degli “italiani di Parigi”, un gruppo d’artisti che comprendeva de Chirico, Savinio, Massimo Campigli e Mario Tozzi.

Nel 1940, i sintomi della malattia nervosa, della quale era affetto fin da ragazzo, sono sempre più evidenti. Si trasferisce a Milano e nel 1944 è a Venezia a studiare la pittura di Francesco Guardi e degli altri maestri veneziani del XVIII secolo.

Successivamente va a Roma e  scopre i toni caldi della pittura settecentesca, li riversa nelle nature morte e nei fiori, che diventano i soggetti prediletti.

Filippo De Pisis si afferma ufficialmente come artista di successo grazie alle Biennali di Venezia del 1948 e del 1954, ma le precarie condizioni di salute degli ultimi anni di vita non gli permettono più di svolgere alcun lavoro. Viene ricoverato in una clinica di Milano dove muore il 2 aprile del 1956.

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